lunedì 14 luglio 2008

news dal Comune di Massa

Per procedere alla costruzione di un bilancio partecipato occorre la consapevole attenzione da parte di una diffusa cittadinanza attiva; è questa la premessa irrinunciabile di un'impresa sicuramente impegnativa. L'esperienza che l'amministrazione comunale vuole avviare ha dunque bisogno di alcuni punti fermi realmente condivisi. In primo luogo, è bene chiarire che l'obiettivo a cui intendiamo mirare è quello di un bilancio che non si limiti ad essere soltanto "sociale", comprensibile alla lettura da parte della cittadinanza, ma che non può aspirare - già in questa fase iniziale - ad essere pienamente "partecipativo". Un bilancio partecipativo richiederebbe infatti la divisione della città in aree, la formazione di assemblee per ciascuna area, la scelta di delegati e la creazione di gruppi di lavoro, secondo un iter nel quale sono previste votazioni assembleari. La scomparsa dei Consigli di quartiere rende ancora più difficile un simile percorso che rischierebbe di risultare soltanto velleitario in questa fase. E' necessario tuttavia che la realizzazione del bilancio partecipato - dunque una sorta di via di mezzo tra i due estremi del bilancio sociale e di quello partecipativo - abbia alcuni principi ispiratori e regolatori chiari che possono essere così sintetizzati. Serve un contatto periodico fra l'assessorato al Bilancio, che deve svolgere il compito di "facilitatore" del processo, e le varie forme della cittadinanza attiva, un contatto che deve avvenire attraverso incontri pubblici e forum in rete (a tal proposito verrà attivato al più presto un link alla pagina del Comune appositamente dedicato a ciò e in attesa di un simile approdo è già possibile scrivere direttamente all'assessore). Serve la costituzione di gruppi di lavoro che siano di natura trasversale; che abbiano cioè la capacità di mettere in sinergia proposte tematiche di carattere diverso nelle quali siano rappresentati interessi collettivi. Questa caratterizzazione delle ipotesi da iscrivere a bilancio è infatti una delle condizioni fondamentali per la loro possibilità di essere recepite. Soprattutto è importante che le ipotesi siano concepite pensando ad una dimensione in cui il territorio, inteso come risorsa primaria e complessiva dell'appartenenza sociale e civile, sia centrale. Il bilancio partecipato dovrebbe, in tale ottica, mirare alla costruzione di reti pluritematiche che si fondano sul territorio, letto appunto in chiave unitaria, così da superare le troppe frammentazioni del tessuto cittadino e da inserire nelle medesime aree di riflessione geografica, economica e culturale centro e periferie, al fine di concorrere a superare questa stessa dimensione. Il vero scopo di un bilancio partecipato può essere solo quello di contribuire alla piena valorizzazione dello statuto di un territorio dove garantire le condizioni di una appartenenza plurale. Per far questo i gruppi di lavoro dovranno mettere in relazione stretta problemi e risorse formulando proposte che tengano quanto più possibile conto dei vincoli di bilancio, ricevendo dall'amministrazione indicazioni chiare circa le entrate e le disponibilità dell'ente. Le proposte formulate diventeranno poi patrimonio dell'amministrazione stessa che con esse dovrà misurarsi, valutando la loro coerenza con la propria programmazione politica. In via preliminare, per avviare questo percorso, sarebbe utile una riflessione da parte dei soggetti interessati al bilancio partecipato circa: 1) la percentuale di spesa corrente e di spesa in conto capitale che si ritiene necessario impiegare nelle voci "partecipate" del bilancio (si tratta di due titoli di spesa pari complessivamente a circa 125 milioni di euro); 2) la rimodulazione delle entrate tributarie, tenendo conto dei vincoli stringenti posti dalla nuova legge finanziaria e dalla cosiddetta "manovra d'estate"; 3) la distribuzione percentuale della spesa tra i diversi settori. Un primo incontro, organizzato dall'associazione "L'incontro", si terrà venerdì 18 luglio alle ore 21,15, presso la fontana del Pascoli, in Piazza Mattatoio.

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