venerdì 25 gennaio 2008

INCONTRI D'AUTORE

Dopo la presentazione de Gli Autonomi (a Novembre), riprendono gli Incontri con gli autori.
Venerdì 1° febbraio (ore 22) Marco Rovelli ci parlerà di immigrazione con il libro Lager italiani(2007), un reportage sui centri di permanenza temporanea in Italia. Da Lampedusa a Milano, le storie dei clandestini reclusi senza colpa. Disperazione, solitudine, diritti violati. C’è un’Italia che tutti conosciamo, civile e democratica. E c’è un’Italia che nessuno vuole riconoscere, che da anni rinchiude gli immigrati irregolari, in attesa di espulsione, in ex caserme militari e capannoni industriali dismessi. Storie di donne e di uomini segregati senza ragione. Tutto documentato in questo libro, in cui si riportano le denunce di organizzazioni internazionali come Amnesty International e Medici Senza Frontiere, ma soprattutto, per la prima volta, si dà voce ai reclusi senza colpa dei CPT. Grazie a una narrazione che trapassa ogni possibile indifferenza, la loro testimonianza scuote la distrazione e l’ipocrisia di chi non vuole vedere. Premessa di Erri De Luca. Postfazione di Moni Ovadia.

I CPT sono dei lager veri e propri. Leggendo questi racconti straordinari prendiamo coscienza di quanto la nostra pseudodemocrazia consumista conviva con l’eredità totalitaria nazifascista. Moni Ovadia

Questi racconti sono la versione moderna della Storia della colonna infame di Manzoni. Oggi si condannano senza alcun grado giudiziario degli essere umani a scontare pena in un recinto di appestati. Erri De Luca

MARCO ROVELLI è cantante e autore nel grippo musicale Les Anarchistes. Insegna Storia e filosofia nei licei. Ha scritto opere di narrativa, poesia (Corpo esposto, Memoranda 2003) e storia (Atlante storico, Garzanti 2003). Il suo blog è alderano.splinder.com

Venerdì 8 febbraio (ore 22) il nuovo romanzo di Wu Ming Manituana (2007).Una storia dalla parte sbagliata della Storia. Quando tutto era ancora possibile.
Siamo nel 1775, negli anni Settanta del diciottesimo secolo. In Massachusetts la tensione tra impero britannico e colonie del Nordamerica diventa guerra aperta. Nella colonia di New York le Sei Nazioni - o "Confederazione della Grande Pace" - devono scegliere se combattere, e con chi. Nella valle del fiume Mohawk vive un mondo meticcio. E' una grande comunità di indiani, irlandesi e scozzesi, fondata da Sir William Johnson, Sovrintendente agli Affari Indiani nominato da re Giorgio. I rumori della guerra arrivano da Boston e si fanno più vicini, antichi legami si rompono, la terra che Sir William chiamava "Irochirlanda" diviene teatro di odio e rancori. Il capo di guerra Joseph Brant Thayendanega dovrà scegliere e partire, condurre il suo popolo lontano, spingersi oltre il mondo che ha sempre conosciuto.
Dagli autori di Q e 54, un romanzo epico sulla nascita di una nazione e lo sterminio di molti mondi possibili.

Arrivato il 20 marzo 2007 nelle librerie italiane il romanzo collettivo Manituana è il primo volume di un trittico settecentesco. Manituana è anche parte di un progetto transmediale di "costruzione di mondo", una narrazione che prosegue su diversi media e con diversi linguaggi (musica, fumetto, video etc.). Il perno di questo progetto è il sito ufficiale, http://www.manituana.com/, dal quale si può scaricare gratuitamente il romanzo.
Questo aspetto non è formale, o meglio: è difficile qui separare la forma dal contenuto. Abrogare il copy right e continuare a vivere della propria arte è possibile. Rimandiamo al sito http://www.wumingfoundation.com/ per saperne di più.

La serata è così organizzata:
ore 20 BUFFET con Wu Ming (5€ su prenotazione al 340 890 25 58)
ore 22 READING TEATRALE di Alessandra Lorieri
ore 23 WU MING 4 ci presenta Manituana

2 commenti:

Anonimo ha detto...

complimenti per l'iniziativa!

La sgufala contribuirà nella sua buona riuscita.

Sguffalo Bill

Anonimo ha detto...

Grazie alla sgufala!!
Un invito a tutti (che non costa niente): contattate scrittori, artisti, poeti, musicisti, attori per farli esibire alla Comune!!
Devono solo accettare di venire quasi gratis (gli rimborsiamo il viaggio, il soggiorno e se va bene con gli incassi di quella serata siamo lieti di dar loro qualcosa).