lunedì 29 ottobre 2007










venerdì 16 novembre


csa La Comune presentazione de "GLI AUTONOMI" ore 21.00

  • Bruno Palladini (cobas Toscana)
  • Massino Cervelli (movimento antagonista toscano)

ore 20.00 buffet a 5 euro!

recensione:

Nel bistrattato panorama dell’editoria italiana si possono ancora incrociare dei progetti, come si faceva una volta quando i libri venivano concepiti all’interno di uno schema, di una idea e non con il solo fine di fare cassa e di riempire all’inverosimile gli scaffali delle librerie.
La piccola e combattiva DeriveApprovi, storica casa editrice militante di Roma, pur tra mille difficoltà è tra quei pochi soggetti editoriali che ragionano ancora per “progetti”. E quello inaugurato con questo Gli autonomi incute quasi un certo timore reverenziale: per la mole in cui si articola, per l’argomento che attraversa e per quell’aspetto rigoroso, severo che contraddistingue spesso l’immagine della casa editrice. Andiamo con ordine.
Attraverso la pubblicazioni di 3 volumi – e questo è il primo – in una sorta di work in progress che si svilupperà per tutto il 2007, DeriveApprodi racconterà la storia dell’autonomia operaia (rigorosamente con le iniziali minuscole). In questo volume I, come recita il sottotitolo, si narrano le storie, le lotte e le teorie di un soggetto politico multipolare, debordante, variegato, per certi versi bulimico. Ogni volta che qualcuno ha provato a definire i confini politici e sociali dell’autonomia operaia ha inevitabilmente finito per perdersi in una agglomerato di sigle, provenienze, identità politiche spesso anche contrastanti eppure, chissà perché, confluite in un unico calderone.
Nelle primissime righe del volume Sergio Bianchi, curatore dell’opera insieme a Lanfranco Caminiti e punto di riferimento della casa editrice romana, elenca gli aggettivi più ricorrenti con cui «opinionisti, intellettuali, dirigenti di partito e di sindacato» hanno definito nel corso degli anni Settanta e Ottanta quest’area controversa:

«Estremisti»
«Violenti»
«Provocatori»
«Mestatori»
«Prevaricatori»
«Diciannovisti»
«Fiancheggiatori»
«Terrorosti»

Aggettivi confluiti poi tutti in quel psicodramma giudiziario che prese il nome di «teorema Calogero» e che emerse alla luce del sole il fatidico 7 aprile 1979. Ebbene, questo primo volume della trilogia autonoma ha, tra i suoi fini, anche quello di andare oltre questa aggettivazione embedded per raccontare la dimensione più propriamente politica e militante dell’autonomia operaia, le origini del suo impianto teorico che riprende e rielabora il pensiero operista degli anni Sessanta. Quello, per intenderci, nato nelle colonne di riviste come «Quaderni rossi» e «Classe operaia», rinnovato dentro esperienze politiche come quelle di Potere operaio e del Gruppo Gramsci, aggiornato ai mutamenti epocali in corso di attuazione nella società italiana, nel mondo del lavoro, dei rapporti sociali inter- e intra- personali.
E per raccontare tutto questo immenso laboratorio politico non c’è altra via percorribile che non sia quella di descrivere le diverse realtà geografiche nelle quali questa esperienza si è consumata dal 1973 in poi, assumendo volti, istanze, rivendicazioni differenti, e facendo dell’autonomia operaia una delle più affascinanti e controverse esperienze politiche del dopoguerra italiano.
Ecco quindi che, dopo due utilissimi contributi dei curatori che contestualizzano il fenomeno autonomia dentro l’anomalia degli anni Settanta italiani, il lettore viaggia dalla Val di Susa a Genova, dal laboratorio milanese alle lotte del Petrolchimico di Porto Marghera, dalla creatività bolognese ai fuochi del Nord Est a quelli romani, concentrati nel leggendario triangolo Policlinico-San Lorenzo-Sapienza, fino alle realtà del meridione: Napoli e l’effervescente laboratorio del barese.
Ne esce un volume ricchissimo di storie, aneddoti, contributi. Una marea di memoria che, appunto, incute quasi timore: insomma, ci eravamo quasi convinti che l’opera di annientamento cerebrale portata avanti nell’ultimo ventennio avesse stroncato qualsiasi recupero del passato. E invece ci troviamo ancora a dover fare i conti con donne e uomini che ragionano per “progetti” a lunga scadenza.
Sì perché, come accennavamo, a questo volume I seguiranno altri due contributi che si preannunciano altrettanto ricchi: il volume II raccoglierà una serie di saggi originali di riflessione teorica sui vari aspetti dell’esperienza teorica e pratica dell’area dell’autonomia operaia. Nel volume III confluirà invece il meglio della sua produzione e contaminazione culturale: letteratura, poesia, cinema, musica, fumetto eccetera. E poi, a concludere, un dvd contenente saggi, cronologie, bibliografie, una archivio fotografico, opuscoli, riviste, giornali, bollettini, volantini, manifesti…

1 commento:

aldo ha detto...

APPUNTI SU MARX E SARTRE

Visto il più che lusinghiero riscontro alla proposta di cui sotto fatta in una prima area di conoscenze, la invio ad un’area più vasta di possibili interessati (naturalmente è tutto senza alcuna spesa).

Negli ultimi tempi ho messo a posto appunti fatti in passato su:

IL CAPITALE

I LINEAMENTI FONDAMENTALI DI CRITICA DELL’ECONOMIA POLITICA (i così detti “GRUNDISSE”)

evidentemente entrambi di K. Marx ed inoltre su:

L’ESSERE E IL NULLA (tentativo di tracciare i primi lineamenti di un’analisi esistenziale)

QUESTIONI DI METODO (approfondimento delle critiche alle degenerazioni teorico-politiche del marxismo scritte per una rivista polacca)

CRITICA DELLA RAGION DIALETTICA (ricerca sulla struttura dialettica dell’azione individuale come fondamento concreto della dialettica storica)

tutti e tre di J. P. Sartre


Ne sono venuti fuori opuscoli molto succinti, fatti per così dire come erano fatti i “bignamini” di moda una volta nelle scuole (per i grundisse proprio come note).

Per quelli su Marx oltre alla forma riassuntiva in generale ho cercato di rendere più facilitati possibile (almeno a mio avviso) i passaggi matematici.

Gli appunti riguardano solo le parti teorico-scientifiche e non quelle descrittive.

Chiunque abbia interesse ad averli non ha che da dirmelo, li invierò volentieri in allegato per posta elettronica richiedendoli via e-mail all’indirizzo:

aldoarpe05@yahoo.it