lunedì 29 ottobre 2007


Piazza della Stazione,
le ragioni di due bisogni.


Abbiamo seguito le recenti mobilitazioni attraverso cui i cittadini residenti attorno alla zona di piazza della Stazione a Massa manifestavano la propria disapprovazione nei riguardi di come quest’area, specialmente nelle ore notturne, appare poco sicura e degradata.

Abbiamo visto il presidio della destra cittadina attirare numerosi cittadini ed offrire loro le risposte più immediate: la soluzione del problema passa dalla cacciata dei portatori del degrado: senzatetto, mendicanti, immigrati.

Noi sentiamo il dovere di non tacere, di essere presenti alla Stazione ed offrire ai cittadini un altro punto di vista.

Noi partiamo dal profondo rispetto per tutti coloro che esprimono attaccamento per il proprio quartiere, per questo veniamo qua per cercare di capire quale possa essere una soluzione che tenga insieme le ragioni di due bisogni.

Perché di due bisogni crediamo che si debba tenere conto.
Dove può trovare un minimo di socialità chi non ha niente se non in una piazza dove sostare? Dove può dormire chi non ha una casa se non su una panchina o in una sala d’aspetto? Le stazioni non solo a Massa sono in situazioni di permanente contatto con le diverse forme della povertà e della disperazione. Non per questo è giusto che questa situazione sia accettata come immodificabile, anche perché la situazione a Massa è, per fortuna, ancora gestibile.

Noi non accettiamo la situazione di degrado di piazza della Stazione perché non ci arrendiamo rispetto alla sfida di liberare quelle persone dalla loro condizione di marginalità sociale, non facciamo finta di nulla e non scarichiamo un problema che è di tutta una collettività su di una frazione.

La ragione dei bisogni espressi in piazza della stazione ci parla di una necessità: quella di una maggiore attenzione nei riguardi delle politiche atte al recupero sociale:
Operatori sociali in piazza della stazione, per allacciare un dialogo con coloro che oggi sono abbandonati a se stessi.
Educazione all’assistenza sanitaria.
Individuazione per ogni soggetto, a cui deve essere posto un piano di recupero sociale, di adeguati percorsi che riconsegnino loro la possibilità di vivere degnamente.

Ribadiamo un concetto questo deve essere un progetto che deve vedere la presenza di personale qualificato e competente.

Ci rivolgiamo a tutti i residenti, affinché portino il loro contributo e ci aiutino a completare le proposte da portare con decisione all’attenzione dell’amministrazione comunale.

Questo volantino sarà diffuso anche in lingua araba, in inglese ed in francese in modo tale che tutti possano rendersi conto della situazione e dei rischi di una spirale incontrollabile di odi e tensioni.

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