Il Bilancio Partecipato 2009 e' entrato nella sua fase conclusiva. Dal 17 al 20 di ottobre i cittadini di Massa che abbiano compiuto 16 anni potranno recarsi presso la Casa delle Culture (ex CAT), in Comune o presso appositi gazebi che verranno collocati in città per esprimere il proprio voto rispetto ai 13 progetti che sono stati selezionati da numerose associazioni del territorio e da singoli cittadini che si sono cimentati nell'amministrazione diretta della città.
Un 'esperienza fondamentale per la vita politica cittadina, che dimostra come all'antipolitica dilagante nella nostra società si possa rispondere solo con la partecipazione attiva dei cittadini.
La Comune ha fatto propria questa nuova opportunità di cambiamento fin da subito, partecipando a tre tavoli tematici: altra economia/stili di vita / intercultura, politiche giovanili e sport/associazionismo. Certo non si può pensare che il Bilancio Partecipato di quest'anno rappresenti un punto di arrivo, considerata la novità dell'iniziativa e l'immaturità che ne deriva nel porsi, da comuni cittadini, come amministratori diretti della propria città. Ma si deve certamente riconoscere come questa esperienza ridia una prospettiva politica a tutta una serie di attori politici, culturali e sociali che vivono una fase di grande difficoltà nella crisi della sinistra.
*Maggiori informazioni sulle modalità di voto si trovano sul sito del Comune di Massa alla sezione Bilancio Partecipato
**Nei commenti troverete le sintesi dei progetti che il centro sociale sostiene
2 commenti:
Tutta un’altra città - Dalle Officine del Benvivere
al Distretto di Economia Solidale
La vera economia è anche cultura e la cultura può restituirci un'economia che sia impiego razionale e misurato delle risorse, in modo da soddisfare i bisogni di tutti, senza squilibri e sprechi, nel rispetto dei diritti delle persone e della Natura. Il Tavolo di lavoro ha riunito associazioni e cittadini che si occupano di Intercultura, Altra Economia e Stili di Vita, costruendo un progetto concreto, da portare ad attuazione nell'arco di tre anni, che lega la distribuzione di beni equosolidali ed ecocompatibili a servizi aggregativi e culturali, per costruire una città attenta al consumo consapevole, al lavoro, all'ambiente, alla salute, alle relazioni tra persone, al rispetto dei diritti e all'accoglienza. E' un luogo da ricavare all'interno del vecchio mercato ortofrutticolo, aperto a tutti: stanze attrezzate per ospitare attività che collaboreranno tra loro, in modo che quelle più strettamente economiche possano aiutare a sostenere i costi di quelle culturali. Che cosa ci mettiamo dentro? Un avvio di “Distretto dell'Economia Solidale”, grazie ad un punto di Piccola Distribuzione Organizzata in cui trovare prodotti equosolidali ed ecologici e dei nostri agricoltori biologici ed un punto informativo di Banca e di Finanza Etica. Ma anche le “Officine del Benvivere”: laboratori per imparare l'autoproduzione (ad esempio di detersivi e di alimenti) e il fai da te per le piccole manutenzioni di casa; una cucina per scambiare la conoscenza delle nostre tradizioni e di quelle dei migranti anche attraverso la convivialità di un punto ristoro. C'è poi l'angolo del riuso di oggetti e vestiti. E ci sono i Laboratori dell'Intercultura: incontri, attività, doposcuola multiculturale, laboratori di lingua italiana per i figli di migranti e laboratori delle loro lingue d'origine aperti a tutti. Al Bilancio Partecipato chiediamo: l'allestimento dello spazio dentro il vecchio mercato e, nell'attesa, un contributo per avviare già nel 2010 le attività delle Officine del Benvivere e di formazione interculturale all'interno della Casa delle Culture. Alla città chiediamo partecipazione: vogliamo vivere insieme, meglio, tutti quanti.
Venerdì dalle 16 alle 18 siete invitati all'ex deposito CAT (via Bassa Tambura) per essere informati sui progetti oggetto della votazione e sulle modalità del voto.
Luca
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