
c/o: csa La Comune - Via Concia - Borgo del Ponte - Massa
Una serata per ricordare, attraverso le canzoni, il 1968 ed una contestazione che ritorna attuale, tutt'oggi, nei suoi contenuti di giustizia sociale e liberazione civile.
*Testi curati da Virginio Giovanni Bertini
**Canzoni interpretate da Rosalba Ciucci, accompagnata al pianoforte da Giuliana Menchini
L'iniziativa nasce da una collaborazione con la Provincia di Massa-Carrara (che ha curato il coordinamento delle iniziative per le celebrazioni dei 40 anni dal '68) e l'associazione dilettantesca "Cantolibero" .
- ingresso libero
- locale riscaldato

*Testi curati da Virginio Giovanni Bertini
**Canzoni interpretate da Rosalba Ciucci, accompagnata al pianoforte da Giuliana Menchini
L'iniziativa nasce da una collaborazione con la Provincia di Massa-Carrara (che ha curato il coordinamento delle iniziative per le celebrazioni dei 40 anni dal '68) e l'associazione dilettantesca "Cantolibero" .
- ingresso libero
- locale riscaldato
6 commenti:
dov'è la serata?
C'è chi, anche a sinistra, si è affrettato a paragonare questo 2008 con quel 1968.
Sarà stata l'onda studentesca, sarà stato l'anniversario numericamente tondo, sarà stato Cossiga...
Il fatto è che, a mio modesto parere, balzano agli occhi più le differenze che le analogie tra quella stagione di lotta e questa.
Punto primo: il Sessantotto fu 'globale' ancor prima della globalizzazione, mentre l'onda studentesca è un movimento quasi esclusivamente italiano (questa non è una critica al movimento NO133 ma una semplice costatazione: è una lotta che affonda le sue radici in una gestione clientelare e provinciale del sistema scolastico italiano).
Punto secondo: nel '68 avveniva uno scontro generazionale che invece oggi resta in secondo piano (basti pensare all'alleanza tra il corpo docenti e gli studenti che ha permesso una proliferazione delle proteste altrimenti impensabile)...
Tuttavia, anche questo esercizio enigmistico del tipo 'Scopri analogie e differenze' mi sembra inutile.
Forse non siamo in grado di analizzare il presente senza guardarlo con gli occhi del passato?
Certo è, che questo tipo di analisi, giornalisticamente comode ed affascinanti, non portano a niente, se non a confonderci ulteriormente le idee.
Preferisco pensare una piccola cosa con la mia testa che tessere chissà quali rompicapi retorici presi dal passato ed incollati al presente.
La serata del 4 non porterà paragoni, sarà semmai un amarcord di quegli anni. Un pezzo di storia raccontato attraverso le canzoni di allora. Per riprovare, questo si, quel brivido di allora. Consapevoli del fatto che, purtroppo, non è bastato un Sessantotto.
Luca
La serata è alla Comune.
csa
Anch'io credo che si possano fare centomila interessantissimi paragoni con quell'anno e con mille altri anni, ma che sarebbe un esercizio inutile.
Sia chiaro: conoscere la nostra storia e avere memoria del nostro passato è irrinunciabile per ogni persona che si pretenda attiva, critica e intelligente.
Il dato però che mi sembra attuale è la messa in discussione delle conquiste di allora.
Da recuperare è lo spirito di ribellione che ha agitato non solo quell'anno ma davvero altri mille.
Lele
alla base della contestazone del 1968, che ovviamente merita ben più approfondite riflessioni, vi era una profonda auto-formazione, il senso di dovere essere più informati dei padroni, di sapere dipiù e meglio di chi comandava.
Vi erano intelligenze starordinarie che determinavano gli indirizzi del movimento e che si mettevano in continua discussione.
dopo sono venuti i gruppi ed i gruppetti, l'inizio di quella che comunque è stata la grande stagione degli anni settanta.
Ma alla base del '68 vi è stata una straordinaria e spontanea onda di popolo.
di fame di conoscenza.
Tutt'oggi dovremmo, tutti,assoporare di nuovo questa fame, questo desiderio di saperne di più dei nuovi padroni.....
complimenti per la serata è stata veramente bella!
a quando la prox?
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