Mercoledì con una manifestazione spontanea a Marina di Massa avevano chiesto chiarimenti sulla propria posizione di “richiedenti asilo”. Il giorno dopo, giovedì 23 Ottobre, hanno ricevuto la visita del gruppo consiliare della Sinistra Arcobaleno presso la struttura della Croce Rossa Italiana a Ricortola, del vice-sindaco di Massa Martina Nardi e del Prefetto di Massa-Carrara Carlo Striccoli.
Sono gli oltre 150 somali arrivati la scorsa estate sulle nostre coste ed ospitati a Marina di Massa all’interno dalla Croce Rossa.
I somali possono entrare ed uscire dall’area che, per fortuna, è accogliente e capace di essere funzionale a tutte le esigenze igieniche e di abitabilità. Non paragonabile quindi a nessun C.P.T. (Centro Permanenza Temporanea) né per funzione, né per organizzazione delle proprie strutture.
L’incontro è stato il primo risultato raggiunto dalla mobilitazione spontanea della comunità somala che ha chiesto informazione sul percorso delle pratiche per le domande di asilo politico.
Queste sono di competenza governative e sono vagliate caso per caso dagli uffici ministeriali a Roma.
Il gruppo consiliare della Sinistra Arcobaleno dopo avere incontrato e manifestato tutta la propria solidarietà alla comunità somala ha dichiarato di volere mantenere alto il livello della relazione sia con i richiedenti asilo, sia con le istituzioni preposte al vaglio delle domande per l’ottenimento dello status di “rifugiato politco”.
Particolare attenzione a questo caso umanitario è stata chiesta al Prefetto di Massa-Carrara Carlo Striccoli dal vice-sindaco di Massa Martina Nardi.
Il Prefetto come rappresentante del Governo sul territorio si è impeganto a mantenere informati i rappresentanti della comunità di richiedenti asilo sull'evoluzione della loro situazione.
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2 commenti:
Occorre uscire dalla nostra 'torre d'avorio', in particolare sul tema dell'immigrazione. L'ultimo disastro elettorale mostra che se non fai meglio degli altri la paghi più degli altri e soprattutto non sei meglio degli altri. I due milioni del PD mostrano il consenso che ha nel nostro paese l'idea di fare a meno della Sinistra. Ci stiamo modernizzando, forse, tutto qua. Del resto era rimasta l'Italia e basta, nel mondo Occidentale, ad avere ancora una forza politica di Sinistra con una certa rilevanza in Parlamento. E non è vero che nei paesi in cui non ci sono "comunisti" in parlamento si stia peggio o ci siano meno diritti per i più deboli e garanzia democratiche per tutti.
Dico questo non per salutare festosamente il funerale della Sinistra, ma perché credo non ci basti più prendercela con qualcuno, che di certo ha sbagliato (penso alle leaderships di Rifondazione e CGIL). Il fatto è che si comincia da zero.
E parlando d'immigrazione, tema che più di tutti ha pesato sull'ultimo disastro elettorale, non basta più dire 'siamo tutti fratelli, volemose bbene'. C'è una guerra tra poveri che ci sta sparpagliando. Bisogna intraprendere dei percorsi, cercare nuove soluzioni. Bisogna costruire l'integrazione, aiutarla. 'Uscire' dalle nostre case (comprese quelle del popolo, come il nostro amato centro sociale), scendere in strada coi migranti, non in nome di una loro difesa, ma per una lotta comune. Sennò a che cazzo serviamo come movimento?
Luca
Per me, uscire dalla 'torre d'avorio' è stato organizzare un laboratorio di conversazione in italiano con stranieri, grazie alla disponibilità di spazi nel centro sociale (basta volersi sporcare le mani). E' stato occuparmi di un bisogno che si è rivelato primario. Il mondo degli immigrati è, anche nella nostra città, un mondo di miseria e sofferenza. Solo per pochi fortunati è un mondo di opportunità. I più vivono nell'ombra, escono poco di casa, sono attanagliati dalla paura. Chi vende la merce contraffatta, ad esempio, è in perenne rischio di espulsione. Conosco ragazzi che sono terrorizzati dai vigili e IO SO CHE NON COMMETTONO NESSUN REATO (chi li perseguita si legga il capitolo sulle grandi firme nel libro di Saviano "Gomorra").
Questa classe, che abbiamo messo in piedi io, i senegalesi e gli indiani, è uno straordinario laboratorio sociale. Da valorizzare e moltiplicare. Gli altri passi sono successivi.
Luca
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